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Insieme all'Accademia del Remo di Napoli: quando l'inclusione è la vera vittoria

Continuiamo a fare la differenza con il nostro sostegno alla fragilità, che si trasforma in forza

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20 ragazzi in trasferta, allenamenti, gare e divertimento: il sostegno dei donatori trasforma il diritto allo sport in gioia, parità e felicità per tutti

A fine novembre, il team dell’Accademia del Remo di Napoli, che la nostra Fondazione sostiene dal 2024 per assicurare a 30 ragazzi con disabilità intellettiva inclusione, sviluppo e relazioni tramite la canottaggio-terapia, ha partecipato al Campionato Italiano Indoor e al Meeting Nazionale Promozionale Special Olympics Italia a Terni (Umbria), riportando numerose medaglie e persino un record del mondo.

Per noi, la notizia più importante non sono stati i trofei: per la prima volta siamo riusciti a portare in trasferta 20 ragazzi tutti insieme, un vero record per la nostra squadra!

Grazie al sostegno della Fondazione Santa Rita, tutti i ragazzi hanno potuto partecipare ai weekend di gare in maniera completamente gratuita, un elemento decisivo per il numero record di partecipanti. Più che le medaglie, ciò che conta davvero è il coinvolgimento di più ragazzi con disabilità nello sport e nelle attività sociali.

Queste le parole di Giuseppe Del Gaudio, due volte campione del mondo di canottaggio, fondatore dell’associazione e allenatore dei ragazzi, insieme a dei collaboratori. Un altro aspetto fondamentale è stato l’inserimento dei ragazzi in un contesto con atleti neurotipici, che gareggiavano per categorie olimpiche. Ogni partecipante, sia accompagnato dai genitori sia arrivato autonomamente, ha potuto così vivere pienamente l’inclusione, svolgendo la stessa attività, nello stesso luogo e nello stesso giorno, accanto a tutti gli altri atleti. La gioia e l’orgoglio delle famiglie sono stati immensi!!

Ora l’appuntamento sarà per sabato 13 dicembre a Sabaudia, per la Coppa di Natale, un’altra opportunità per far vivere ai ragazzi lo sport in modo il più possibile paritario.

Tutto questo è reso possibile grazie al sostegno dei donatori della Fondazione, che permettono di garantire collaboratori tecnici e psicologi per seguire i ragazzi e di coprire le spese di trasferte e attività. In questo modo, insieme, non sosteniamo solo lo sport, ma soprattutto il diritto all’inclusione, alla dignità e alla felicità dei ragazzi.

A Natale continuiamo insieme a dare forza, felicità e futuro alla fragilità: il progetto Dopodinoi

La nostra missione di Natale rispecchia la meravigliosa gioia che gli atleti dell’Accademia del Remo ci hanno trasmesso. Il sostegno per i più fragili e in particolare ai progetti dedicati alla disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, non si ferma!

Ecco che allora la tua donazione può diventare una casa. E’ il progetto Dopodinoi un’iniziativa pionieristica, che riguarda la trasformazione di un edificio con sede a Bastia Umbra (PG) in una casa speciale, dedicata all’autonomia abitativa, all’inclusione e alla felicità di dodici giovani adulti con disturbi dello spettro autistico.

Il progetto è tra i primi esempi italiani di cohousing per persone autistiche e fondato sulla “co-progettazione mediata”, la parte più innovativa del progetto, realizzato con la consulenza del Politecnico di Torino e supportato da tecnologie assistive. Un modello innovativo che rende i ragazzi protagonisti della propria vita indipendente e inclusiva, pensato per diventare una case history replicabile.

Grazie al sostegno della nostra Fondazione, dopo una prima campagna di raccolta fondi in occasione della Festa di Santa Rita 2025, sono iniziati i lavori di ristrutturazione. L’edificio è progettato “a misura di persone con autismo” e dotata di soluzioni avanzate.

Con un investimento totale di 400mila euro, abbiamo scelto di non pensare soltanto all’oggi, in un panorama dove manca qualunque cosa che riguardi il futuro delle persone con disabilità, tra cui quelle autistiche.

Tu sei al nostro e al loro fianco? Dona ora e ricevi l’Agenda 2026

Ti inviamo a essere parte di una storia comune con la campagna di raccolta fondi di Natale: “Quello che ci lega” non è solo il titolo della campagna, ma il suo senso più profondo. È un filo che connette tutti in un circolo virtuoso di dono e gratitudine.
La Fondazione è legata ai beneficiari attraverso progetti concreti come il Dopodinoi, che trasformano vite e costruiscono futuro. I donatori, a loro volta, si legano a questo impegno sostenendo i progetti e diventando parte attiva di questa trasformazione.

L’Agenda 2026 non è solo un ringraziamento, ma uno strumento per mantenere vivo il filo che unisce chi dona e chi riceve, permettendo ai donatori di condividere la propria esperienza. Un dono che diventa a sua volta legame, che permette di costruire una relazione reciproca e circolare.