Skip to content
Categoria
News

Il progetto Dopodinoi prende forma: il cantiere della casa per l’autonomia dei ragazzi con autismo entra nel vivo inglese

Dona ora e sostieni anche tu questo cantiere "speciale"

Data

La casa del progetto Dopodinoi non è più solo un’idea: a Bastia Umbra (Perugia) il cantiere avanza e l’abitazione che accoglierà giovani adulti con disturbi dello spettro autistico sta prendendo forma concreta, giorno dopo giorno.

Dopo il contributo di 90mila euro destinato all’acquisto dell’immobile, la nostra Fondazione Santa Rita da Cascia ha già investito oltre 111mila euro nei lavori di ristrutturazione, primo passo di un impegno complessivo che arriverà a 400mila euro. Un investimento che guarda al futuro, in un contesto in cui troppo spesso, dopo i 18 anni, le persone con disabilità intellettiva restano senza risposte adeguate.

Gli interventi già realizzati hanno riguardato il consolidamento strutturale dell’edificio, il rifacimento dei solai, la messa in sicurezza del cantiere e il risanamento degli intonaci, con particolare attenzione all’isolamento acustico e al comfort abitativo, elementi fondamentali per persone con autismo. È stato inoltre installato un impianto fotovoltaico che renderà la casa energeticamente sostenibile.

Un cantiere “speciale”

I lavori di ristrutturazione

Questo non è un cantiere come gli altri“, racconta Roberto Rossi, capocantiere. “C’è una sensibilità diversa: ogni scelta viene fatta pensando ai ragazzi che vivranno qui“. Anche il territorio è coinvolto: artigiani e imprese locali stanno contribuendo al progetto, rafforzando il legame con la comunità. “È una soddisfazione essere partecipi, e anche un po’ protagonisti, di un intervento di questo tipo a livello sociale“.

Nei prossimi mesi saranno completati gli impianti, le rifiniture e la sistemazione del giardino. La casa Dopodinoi si prepara così ad accogliere i suoi primi cinque abitanti, per poi arrivare gradualmente a ospitarne fino a dodici.

Verranno montate porte acustiche e resistenti, dello stesso tipo che si usa negli alberghi. I pavimenti saranno effetto parquet, anche quelli acustici e di comfort particolare. Tutta l’impiantistica – sia al piano primo completamente ristrutturato, sia al piano terra che verrà adeguato – rispetterà parametri in grado di soddisfare le esigenze dei ragazzi.

Al piano terra ci sono soggiorno, cucina, due bagni e due camere. Al piano primo ci sono quattro camere, due bagni e una zona calma: un bellissimo salone, tutto vetrato.

Sul vecchio portico al piano terra, che era aperto, stiamo costruendo la stanza con bagno per il personale che sarà presente anche la notte. Stiamo realizzando le fondazioni di una nuova pergola che verrà utilizzata nei periodi estivi, primaverili e autunnali, e che in futuro potrà essere chiusa per trasformarla in un’ulteriore zona calma in collegamento con il soggiorno del piano terra.

Sento di ringraziare la Fondazione come persona, perché penso che questo progetto sia una cosa veramente bella! Perciò invito a donare e a proseguire per chi già lo sta facendo. Dopodinoi è un progetto importantissimo, noi ce la metteremo tutta per aiutare davvero questi ragazzi a vivere meglio.”

Sostieni Dopodinoi: quello che ci lega costruisce futuro

Il progetto Dopodinoi continua grazie al sostegno di chi sceglie di essere parte attiva di questo cambiamento. Con la campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione di Natale, dal titolo “Quello che ci lega”, la nostra Fondazione invita tutti a contribuire alla realizzazione di una casa che garantisce autonomia, sicurezza e felicità.

DONA ORA e riceverai in segno di ringraziamento l’Agenda 2026, simbolo di un legame che unisce donatori e beneficiari dei nostri progetti in un percorso condiviso di solidarietà e speranza.